Titolo: Once Upon a Zombie
Autori: Billy Phillips & Jenny Nissenson
Editore: Edicart
Pagine: 350
Prezzo: 14,90
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TRAMA
Once Upon a Zombie – il colore della paura racconta
l’insolita avventura di Caitlin Rose Fletcher, un’adolescente appena
trasferitasi a Londra con la famiglia, alle prese con l’inserimento in una
nuova scuola e soggetta ad attacchi d’ansia dovuti alla perdita della mamma.Caitlin viene contattata dalle principesse Raperonzolo,
Biancaneve, Cenerentola e La Bella Addormentata, che sono state trasformate in
zombie e chiedono il suo aiuto per liberare il loro mondo dalla
perfida Regina di Cuori e dai suoi demoni.Caitlin si ritrova quindi in un mondo parallelo, in cui
approda attraverso la tana del coniglio, proprio come Alice nel Paese delle
Meraviglie.Guidata dalle principesse zombificate, e grazie ai consigli
di un saggio bruco e all’audacia del favoloso Jack, la timida
e insicura ragazzina, che nella vita reale non ama stare al centro
dell’attenzione e si nasconde dai compagni di classe, lotta per evitare che
un’immane catastrofe distrugga per sempre il mondo parallelo. Riuscirà
nella sua missione?
RECENSIONE
Quando la Edicart mi ha inviato il libro per leggerlo e
recensirlo ero a dir poco entusiasta perché lo attendevo con trepidazione. So
che non si dovrebbe giudicare un libro dalla copertina, ma ammetto che sono
stata attirata a leggere questa storia proprio da quest’ultima ed inoltre mi
incuriosiva particolarmente vedere come Billy Phillips e Jenny Nissenson
avessero fatto a far conciliare una storia di zombi e cimiteri con le fiabe
classiche. La storia in generale non era male, anzi mi attirava molto, ma circa
a metà libro mi ha un po’ annoiata, forse per il modo di scrivere molto leggero
diretto ai più giovani. Già all’inizio della storia si fanno riferimenti ai
problemi d’ansia di Caitlin, ma purtroppo andando avanti con la storia non si
da più alcuna spiegazione a riguardo. Speravo si sarebbe approfondita un po’ di
più la questione visto che in questi ultimi anni sempre più giovani sono
afflitti dall’ansia e da problemi ad essa collegati. L’atmosfera “horror” della
storia si mantiene solamente nei primi capitoli fino all’arrivo di Caitilin al
cimitero, dopo di che questa sensazione un po’ “creepy” si perde perché inverosimilmente
le circostanze vengono sdrammatizzate dall’arrivo di una Raperonzolo zombi.
Caitlin è un personaggio con molte paure, ma questa cosa le tornerà utile nel
corso della storia. Questo libro lancia un’importante messaggio ossia quello di
non arrendersi alle proprie paure ed ai propri demoni, ma di combattere a testa
alta per sconfiggerle. Proprio per questo credo siano stati legati insieme “horror”
e le storie che sin da piccoli ci hanno sempre accompagnati e che ci hanno
insegnato a crescere con le loro morali senza mai lasciare indietro i nostri
sogni e le nostre aspirazioni. Il mio personaggio preferito di tutta la storia
è stato Jack, nonostante sia un personaggio secondario l’ho trovato molto
divertente ed accattivante soprattutto verso il finale. Il finale mi ha
lasciata a dir poco a bocca aperta, non immaginavo assolutamente un finale del genere,
rimane molto aperto facendo chiaramente intendere nell’uscita di un secondo
libro, ma nonostante questo mi ha lasciata molto soddisfatta. Non posso fare
altro che consigliare questa lettura soprattutto se siete teenager appassionati
di retelling.
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